Uomini e paesaggi

di Ghiannis Ritsos
Adattamento e Regia: Salvatore Martino
Interpreti: Salvatore Martino, Edda dell’Orso,
Scene e Costumi: Kurt Flechl – Cristina Tito

Note di Regia

Pensato come un atto di omaggio ad uno dei più grandi poeti viventi di questo tempo, accumunato a un protagonista della musica contemporanea: Mikis Theodorakis. Lo spettacolo ripercorre le tappe di quello straordinario cammino di creazione segnato da “Pietre” e “La sonata al chiar di luna”.
“Pietre”: ossessione delle statue morte, dei pavimenti, delle colonne spezzate: il silenzio in cui l’erba cresce nelle piazze, sugli androni e diventa secca … un silenzio di uomini più che di rovine.
“Ripetizioni” passi che sono l’eco dell’altra Grecia, quella antica e insieme amara immagine del presente; il tempo è passato, non si avverte più il dolore, non si sente neanche battere il cuore. Allora ecco la terza tappa e bisogna ben mostrare le “Sbarre” della consapevolezza che “unica saggezza dell’uomo”, piegato dall’impossibile, è la solitudine perchè domani, forse, si riconosca dalle sbarre della prigione.
Perché si possa trovare alla fine un’uscita “magari buia, dritta verso il cielo ” magari simulata: un’altra inganno. L’utopia di un mondo migliore nella sua feroce immobilità. Viaggio circolare tra mito e quotidiano, tra leggenda e storia in un tempo scandito da ritmi altri dell’orologio, dove ogni violenza si infrange nel passato fino a diventare sogno e cosa vana.
Questo senso schiantato dalla vicenda umana; quasi una furia gelata, un clamore rappreso nelle pietre, che intride tutta la poesia di Ritsos; lo sfacelo delle stagioni e dei secoli, che grava, con il suo cumolo, sullo spirito, come il fiato incombente di una montagna : la solitudine di uomini e di eroi, di donne e di dei, nell’attesa del ritorno, della nuova partenza, dell’infinita separazione. Alcune tra le più struggenti melodie di Thedorakis (al quale lo stesso Ritsos ha prestato sovente i propri versi ) contrappuntano le stazione di questo viaggio, così come s’apre una porta dopo l’altra sul segreto d’una stessa casa.
Salvatore Martino

GIORNALE D’ITALIA
... Il verso di Ghiannis Ritsos sembra lontano dalla nostra vita, dal nostro quotidiano, dai palpiti del nostro sociale …. .lontano dal nostro mondo anche se vi entra per la forza primordiale dei suoi rimandi visivi…che fa parte della nostra coscienza.Tutto questo si è potuto vedere e sentire e assaporare in “Uomini e paesaggi” che Salvatore Martino ha adattato, messo in scena e interpretato … unitamente ad Edda Dell’Orso al Piccolo Eliseo nello spettacolo prodotto dalla Compagnia Teatro Incontro diretta da Franco Meroni.. … un atto d’omaggio a una dei più grandi Poeti viventi..lamusica di Mikis Theodarakis stupendamente suonata in scena da Giacomo Dell’Orso al pianoforte … delicata e perfetta serata di due magnifici interpreti che si propongono come sacerdoti dello bellezza e dello spirito …. . giustamente applaudito dai numerosi spettatori, ci ha donato una bella serata.
09.12.1988      Carlo Rosati

IL MESSAGGERO
… colpisce nella poesia di Ghiannis Ritsos , la naturalezza con cui frammenti del mito convivono con persone e cose del quotidiano …. dove ogni intuizione è già scoperta meravigliosa della deformità e del sogno ….. bassorilievi sonori che si sciolgono in morbide variazioni timbriche, Edda Dell’Orso e Salvatore Martino (sua è la regia) cantano, in greco, con voce piena e occhi perduti verso punti lontani.. .. sono la solitudine dell’uomo e la circolarità delle vicende umane a farsi perno dinamico di una vicenda trasognata ...
1.12.1988     Ubaldo Soddu

IL TEMPO
… Salvatore Martino, raccogliendo liberamente e rimescolando il materiale di Ritsos, passa dal mito al quotidiano ….. si unisce alla parola italiana in canto, sui virtuosismi di Edda Dell’Orso sopratutto, …. la musica di M. Thedorakis si innesta ad una recitazione che non cade mai nella facile enfasi declamatoria, ma cerca le strade del detto e del sommerso. Interesse, partecipazione, applausi.
03.12.1988    Lucio Romeo

SECOLO D’ITALIA
Questo omaggio ad uno dei più grandi Poeti di questo secolo e stato offerto dalla Compagnia Teatro Incontro diretta da Franco Meroni cge, dal 72′ ha prodotto lavori di alto livello artistico e culturale, sfuggendo ai condizionamenti dell’anonimo gusto di massa. Interpreti dei due personaggi in scena Edda Dell? orso e salvatore Martino …. Gradatamente i due debbono constatare che la ragione non potrà mai condurre da sola alla fede ….. Fatalmente, la conclusione e che la vera libertà sta soltanto nel più totale disinteresse …. Efficace l’interpretazione dei due validi attori. …. accurata la regia di Salvatore Martino.
08.12.1988     Giuseppe Zito

CORRIERE DELLA SERA
… tra colonne spezzate, capitelli corrosi dal tempo, drappi insanguinati e figure mitiche la coppia Dell’Orso-Martino recita brani del grande Poeta greco Ghiannis Ritsos ….. il tono è spesso secco, impassibile, il più lontano dal canto … .I due interpreti, Edda dell’Orso e Salvatore, accompagnati al pianoforte da Giacomo Dell’Orso …… sanno comunicare al pubblico la profondità poetica dei versi di Ritsos.
11.12.1988   Emilia Costantini

LA REPUBBLICA
… Se ci fosse stato ancora Savinio, l’omaggio teatrale a Ghiannis Ritsos, Uomini e paesaggi, in programma al Piccolo Eliseo, sarebbe valso a suscitare un prezioso interesse … avrebbe condiviso a pieno le riletture germogliate in tempi nostri da peccati originali della deicità. del superomismo, del fato ardente tragico dei singoli in un alone di marmi e frontoni.. .. avrebbe elogiato il beethoveniano smarrimento dell’attore, e la limpidissima, strenua, vena melodica dell’attrice.
13.12-1988    Rodolfo Di Gianmarco

IL POPOLO
….. la poesia, protagonista dello spettacolo “Uomini e paesaggi”, in scena alPiccolo Eliseo, per la regia di Salvatore Martino su testi di Ritsos recitati da Edda Dell’Orso e Salvatore Martino …. su un palcoscenico quasi vuoto, frammenti di pietre a testimoniare un passato mistico, un passato d’arte ….. senza troppo mediazioni, senza trasgressioni, insomma senza tradimenti, in sintonia, come afferma Martino, con l’autore riflessioni sulla disperazione dell’uomo, sulla sua solitudine e sull’eterna ricerca dell’altro.
10.11.1988    Isabella Mezza