Il vento del cielo

di Emilyn Williams

traduzione ed adattamento di E. Bongiovanni e Franco Meroni
interpreti
Nunzia Greco, Angela Cardile, Alessandra Celi, Mattia Cominotto, Arnoldo Foa’, Aldo Reggiani, Luciano Fino, Paola Bacchetti
Regia Franco Meroni
Scene e costumi Stefano Pace
Musiche Luciano Bettarini
Stage Director Dario Del Fosco

Note di Regia
Un “ritorno” ritrova nuovamente l’uomo smarrito senza più fede ne speranza. Un “percorso” di già avvenuto si ripete per ridare agli uomini questo dono. Ecco apparire un microcosmo popolato di sopravvissuti personaggi che vagano senza più fede ne speranza ma in loro pare sussista la consapevolezza di una “mancanza”. Il rifiuto della morte e la violenza degli uomini li ha confinati in una dimensione di doloroso torporeUn ambiente portato “in primo piano”, non a caso a forma triangolare, ci introduce in una casa apparentemente naturalistica priva di colori, dove rassegnati personaggi consumano la loro esistenza.
Lo sguardo ci conduce sul fondo dove si scorge un luogo” diverso” che si perde verso l’infinito. La misteriosa comparsa di un nano che “emette musica” da vita ad una indagine che ci porta lentamente a conoscere nell’intimo i personaggi della vicenda; con qualche lieve brivido ognuno “racconta” la fatale condizione del proprio vivere. Si riconoscono in loro personaggi già noti: AmbroseEmrysPietro, Miss Lake un tentatore pericoloso (che nomina Tennyson), Menna- un candido Angelo annunciatore di messaggi pieni d’amore, Evan-un’antica memoria e Pitter, una costante e razionale presenza che annota con distaccata cura gli eventi, sottolineandoli come farebbe un moderno Evangelista affinchè il futuro ne abbia memoria. Il nebuloso ” bozzolo” lentamente si dissolve all’apparire di un fanciullo, la cui madre tiene teneramente per mano, la Sua presenza riconduce ognuno a ritrovare la speranza in ciò fu persoCi è parso giusto aggiungere e sottolineare i tre punti cardini del dramma: il “Ritorno”, la Tragedia e “La presenza” che restituisce ad ognuno la speranza di ritrovare un’intesa per la propria salvezza e quella del mondo aldilà dei differenti credo.
Franco Meroni

Critiche

LA REPUBBLICA
…… pure è necessario rilevare le analogie e gli scoperti segni segni evangelici che puntellano la storia,e forse ha operato con razionale “senso della salvezza” la regia di Franco Meroni inserendo quadri di emblematica e naturale pietà cristiana …… un’interna gallese permeato a fondo grigio che rappresenta un varco da deus ex machina, con antri da cui a volte traspaiono gruppi scultorei da Zattera della Medusa, scenografo e costumista Stefano Pace …. Arnoldo Foà impersona un filosofo mercante …. Angela Cardile ha dignità molto efficace ….
19.07.1988     Rodolfo Di Gianmarco

IL TIRRENO
… una parabola evangelica, un dramma che propone una ricerca nelle più dolorose incertezze dell’uomo … sono solo alcuni motivi che formano “Il vento del cielo” … presentato in prima assoluta per l’Italia alla 42.a Festa del Teatro a San Miniato …. Il regista Franco Meroni ha scelto con coerenza di esaltare questa progressione verso la felicità. Meroni ha dichiarato apertamente la sovrapposizione ai personaggi del vangelo …. di grande efficacia la prova offerta da Aldo Reggiani, cinico e beffardo Ambrose sconvolto dalla rivelazione ….
16.07.1988

AVANTI
….la sua drammaturgia è più nelle intenzioni che nella realizzazione volta al simbolismo e alla metafora : che nulla è lasciato alla intuizione dello spettatore ….. Franco Meroni ha innestato nel testo edificante le sue capacità di fare spettacolo in pure senso teatrale , ben solido culturalmente, per esperienze che hanno toccato Machiavelli, Conrad, Belli, ha escluso i pericoli di un livello rischiosamente da “sceneggiato” con “coups de theatre” messi a segno al momento opportuno …. Meroni ha condotto con fermezza per mano i suoi attori, mantenendo vivaci i ritmi recitativi: Arnoldo Foà, smaliziatissimo direttore assai a suo agio in una parte che sembra scritta per lui…Successo quindi ….
09.07.1988     Maricla Boggio

GAZZETTA DEL SUD
…la commedia ” Il vento del cielo”rappresentata al teatro di Tindari… affronta in chiave sociologica simbolica e cristiana il problema della cecità che ottenebra le coscienze …. siamo in presenza di una parabola che mostra, nella metafora di Blestin, una condizione problematica dell’uomo ….. La commedia è affidata alla interpretazione di un discreto cast di attori e alla regia attenta ed intelligente di Franco Meroni…rivelando slanci creativi sottolinea l’atmosfera di impalpabile e sfuggente religiosità ….
05.08.1988      Salvatore Di Fazio

CORRIERE DELL’ ARNO
Williams ha il senso della redenzione continua … dell’azione salvifica di cui è fatta oggetto l’umanità .. .. L’azione drammatica, su un filo rigoroso, ma sommesso senza colpi di scena dipanando a poco a poco il “mistero” che circonda il ragazzo …… tutto ciò senza enfasi, senza retorica,linearmente come non ci si aspetterebbe dal teatro …. non recitato dall’attore ma vissuto dallo spettatore. Può darsi che tutto ciò dispiaccia, ma resta innegabile l’esito di una originalità drammaturgica nel consueto teatrale …. con la delicatezza di una lirica. Bene lo hanno capito il regista Franco Meroni e gli interpreti tutti.
16.06.1988      Marco Bongiovanni

IL TEMPO
… scritto al termine del secondo conflitto mondiale “Il vento del cielo” intende analizzare il disorientamento provocato dalle guerre ed additare prospettive di salvezza .. .il regista Franco Meroni ha offerto una lettura che tende ad accentuare i connotati spirituali-religiosi. …. Allo spettacolo ha dato vita un gruppo di attori di ottimo rango ; in primo luogo Arnoldo Foà … molto convincente nel ruolo della cameriera Angela Cardile …. pubblico numeroso nella bella piazza di san Miniato e vivaci applausi agli attori
25.07.1988        Francesca Bonanni

LA NAZIONE
… sacrosanta quindi la lettura mistica …. spettacolo, comunque dignitoso condotto con misura ……. bella la grigia scena di Stefano Pace a base triangolare …. .la strana coppia AmbresePitter affidata a Aldo Reggiani e Arnoldo Foà ha immesso una forte dose di sapiente ironia e di scettico laicismo …..
16.07.1988       Paolo Lucchesini

AVVENIRE
….. Estate non solo di effimero ….. siamo di fronte a una commedia leggere e fragrante in cui la vita reale, fatta di faccende, di amori, affari e dolori, si mescola con un sentimento più trepidante e smarrito del mondo e del suo mistero … nasce così la favola della sublimazione del vero …. Il surreale è trattato con fermezza discreta e non si fa rumore, si riflette ….. Affidandosi per la regia di Franco Meroni, lo spettacolo si compone in una sequenza di quadri dove tutto è stilizzato, proposto fuori da ogni verismo e dialettalità. La pulita rappresentazione si awale di una recitazione precisa e non snervata, esperta ma non gravata da trucchi. La traduzione di Marco Bongiovanni e franco Meroni è il supporto spigliato e attento alla singolare vicenda, dove il meraviglioso ha piena cittadinanza come è da una partitura nobile sentita
19.07.1988      Odoardo Bertani